I numeri dell’Annuario Istat 2017

L’Annuario statistico italiano offre di anno in anno un articolato ritratto dell’Italia e della sua evoluzione, favorendo una lettura completa dei fenomeni in atto.
Per quanto riguarda i dati che riguardano l’ambito sanitario emergono tendenze incoraggianti per quanto riguarda la percezione sul proprio stato di salute, che risulta positiva per ben il 70% degli italiani, benché quasi il 40% dichiari di essere affetto da almeno una patologia cronica.
La percentuale è più elevata tra gli uomini e, a livello geografico, nel Nord-Est.
In materia di cronicità il 20% degli intervistati è interessato da due o più patologie, diffuse in maggior misura tra le donne.

Informazioni interessanti emergono in relazione all’assistenza territoriale: per quanto riguarda i medici di medicina generale, in particolare, si contano 7,4 medici ogni 10mila abitanti; mentre per quanto riguarda i medici pediatri si contano circa 9 medici ogni 10mila bambini fino a 14 anni.
Nel triennio 2013-2015 risulta in lieve diminuzione il numero di medici di base e resta pressoché stabile quello di pediatri.
A livello territoriale la variabilità regionale di medici generici passa da 6,7 medici ogni 10mila abitanti nel Nord-ovest a 8 nelle Isole; per quanto riguarda i pediatri i valori più bassi si rilevano nel Nord-ovest (8,3) e più alti nelle Isole (10,6).

Sono in calo i posti letto ospedalieri, che restano superiori al Nord rispetto al Sud. Si verifica, invece, un potenziamento del numero di posti letto nelle strutture di assistenza residenziale.

Il fenomeno dell’abortività volontaria continua a diminuire: il tasso di ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza nel 2015 si mantiene tra i più bassi d’Europa e pari a 6,4 casi ogni mille donne di età compresa tra i 15 e i 49 anni.

Le abitudini alimentari degli italiani si mantengono legate al modello tradizionale: il pranzo costituisce nella gran parte dei casi il pasto principale (due terzi della popolazione di 3 anni e più) e l’81,7 per cento della popolazione di 3 anni e più fa una colazione che può essere definita “adeguata”. Stabile rispetto al 2015 la quota della popolazione di 14 anni e più che dichiara di fumare (19,8 per cento).